Terra Madre 2019
CENTRO DIDATTICO > Terra Madre
La Scuola è il vivaio della comunità e da qui si deve partire per dare un buon esempio.
Patrimonio culturale, scuole e territorio
A
metà dell'800 dopo l'Unità d'Italia e la
costituzione del sistema scolastico italiano si pensava a formare gli italiani
e fra le emergenze educative sorge anche il problema dell'educazione alla bellezza
e ai tesori d'arte; l'apprendimento viene
orientato verso i beni monumentali italiani più rilevanti ed anche per quanto
riguarda la storia ci si sofferma sulla conoscenza di fatti scaturiti dalle
decisioni dei grandi condottieri, improntando una netta lotta al localismo e
perdendo di vista l'importanza della cultura locale. Ma la scuola sostenuta dal
fervore sorto con la contestazione giovanile e dall'apertura reale avvenuta con
la conquistata autonomia scolastica finalmente scopre le valenze imprescindibili
racchiuse nel patrimonio territoriale, con i suoi caratteri di rilevanza
storica e antropologica. Il territorio è un libro da sfogliare e ogni pagina
viene scritta attraverso la fruizione del patrimonio culturale in generale, ma
è dalla conoscenza di siti minori, costumi, usi e tradizioni popolari tramandate
dai musei locali che l'identità storico sociale viene rinsaldata. Lettura del
territorio realizzata anche per mezzo di partenariati sottoscritti con enti
privati ed associazioni come il Centro studi di ricerche popolari Xiridia, che
gestisce il centro educativo didattico interno al Museo etnografico N. Bruno e
così dalla lettura all'azione didattica del fare il passo è breve e da i
risultati che tutti gli operatori culturali speriamo.
Terra
Madre è il progetto didattico in cui la cultura generale si affianca
all'identità popolare curato dalla professoressa Manuela Spina e promosso dal
Museo dedicato all'opera del Maestro Nunzio Bruno che offre ogni anno agli
istituti comprensivi floridiani, siamo già alla quarta edizione,
l'approfondimento dello studio di un autore e letterato siciliano. Il 2019 è
l'anno di Salvatore Quasimodo, lo studio del quale ci ha offerto poesie per
essere ri-scritte dai ragazzi delle medie inferiori e la lavorazione del cioccolato
per gli alunni della primaria, per realizzare un laboratorio didattico di
pasticceria, prendendo spunto dalle sue origini modicane, la patria siciliana
del cioccolato. C'era un brillio negli occhi dei bambini che impastavano la
pasta zuccherata o setacciavano farina, sbattevano uova e mettevano la nera
pallina di crema al cioccolato dentro la mezzaluna da infornare. Il loro vociare
festoso ha animato le sale del museo e la gioia espressa è diventata l'immensa
felicità di Giulia Salomone, esperta dolciera e di Maria Stella Barbiera,
curatrice e organizzatrice del laboratorio, che con infinita cura e competenza
hanno condotto, con il prezioso ausilio delle insegnanti, le 11 classi alla scoperta
dei dolci tipici di Modica. Il progetto Terra Madre riesce a far incontrare
istituzioni, operatori culturali, insegnanti, dirigenti, alunni e famiglie
floridiane in un clima di serena armonia che solo l'amore per l'arte e la
cultura riesce a far dialogare.
Cetty Bruno
Terra Madre è un progetto che mira alla coesione e al raggiungimento dell’armonia.
È stata una festa di musica, arte e letteratura
che ha unito enti pubblici, istituzioni pubbliche e private, Insegnanti, famiglie e alunni,
artisti e artigiani.
Tutti insieme per omaggiare la nostra Terra Madre.
Questo esperienza è stata per me molto intensa e ricca di
emozioni, di gratificazioni e, soprattutto, di sorrisi. Quelli dei ragazzi,
orgogliosi dei propri versi; quelli delle prof, che li hanno guidati nell'approfondimento
di uno scrittore complesso; quelli dei maestri di musica, di arte, di
recitazione, che hanno regalato momenti suggestivi. Tutto ciò nel nome di
Quasimodo, un poeta che amo da sempre. Sono felice di essere arrivata alla
quarta edizione di TERRA MADRE, insieme a Cetty e a tutti i nostri compagni
d'avventura, cultori di bellezza. Citare tutti i ragazzi, i genitori e i
colleghi che ho avuto occasione di conoscere grazie a questo progetto sarebbe
impossibile, ciò che conta è che ciascuno di loro mi ha donato qualcosa e ne
conservo un caro ricordo. Spero di aver donato anch'io una parte di me. Nello
scambio e nella condivisione si cresce sempre e quando si condividono cose
belle, come le arti delle Muse, si può arrivare proprio in alto. Al di là della
grande fatica quotidiana, dei mille impedimenti che ci fanno sentire fragili
vasi di terracotta, credo che questo sia il vero valore aggiunto del lavoro
dell'insegnante... poter parlare delle Muse.
Grazie di ❤
Manuela Spina